Il 12 marzo scorso il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva Europea EPBD (Energy performance of building directive): dopo un anno di trattative l’assemblea plenaria ha chiuso il percorso del provvedimento.
La nuova direttiva europea Case Green (direttiva (UE) 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia) è diventata finalmente legge con la pubblicazione dell'8 maggio 2024 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea e con l'entrata in vigore martedì 28 maggio 2024.
Il principale obiettivo è quello di ridurre progressivamente le emissioni di CO2 e raggiungere entro il 2050 la decabornizzazione, attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio europeo e il miglioramento dell’efficienza energetica.
Ve ne stiamo parlando perché rientrano in questa direttiva due tematiche che a noi stanno molto a cuore: la mobilità green e in particolare la bicicletta.
“Il passaggio alla mobilità attiva, come la bicicletta, può ridurre in modo significativo le emissioni di gas a effetto serra prodotte dai trasporti. […] La mancanza di parcheggi per bici è un ostacolo serio alla diffusione della bicicletta, negli edifici residenziali e non residenziali. I requisiti a livello dell’Unione e i regolamenti edilizi nazionali possono sostenere efficacemente la transizione verso una mobilità più pulita grazie a disposizioni relative ad un numero minimo di posti bici e la realizzazione di posti bici e delle relative infrastrutture in zone in cui le biciclette sono meno utilizzate potrebbe determinare un aumento del loro impiego.”
Con questa Direttiva, come si legge dal testo sopra citato, l’UE ha assunto una forte presa di posizione, dando importanza alla mobilità ciclistica e il giusto valore alla bicicletta. L’articolo 14 della Direttiva spiega chiaramente le principali novità che dovranno essere adottate negli edifici residenziali e non residenziali di nuova costruzione o sottoposti ad importanti ristrutturazioni per raggiungere gli obiettivi previsti nel Green Deal europeo. Vediamo insieme cosa prevede la Direttiva in merito ai parcheggi per la bicicletta.
Tutti gli edifici non residenziali di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazioni importanti con più di 5 posti auto dovranno prevedere posti per le biciclette pari al 15% della media o il 10% della capacità totale di utenza.
Entro il 1° gennaio 2027 inoltre, tutti gli edifici residenziali esistenti con più di 20 posti auto, dovranno applicare le stesse proporzioni per i parcheggi per biciclette.
Ogni edificio residenziale di nuova costruzione o sottoposto a ristrutturazioni importanti con tre o più posti auto dovrà garantire almeno due posti per biciclette per ogni unità abitativa.
Come tutti noi amanti delle due ruote e con a cuore il tema della sostenibilità ambientale, queste novità incluse nella Direttiva sono state accolte positivamente anche dall’https://ecf.com/, che riconosce l’importanza della bicicletta nella riduzione del consumo energetico complessivo.
“Tra qualche anno il ciclismo potrebbe diventare molto più facile per milioni di europei” sottolinea Philip Amaral, il direttore per le politiche e lo sviluppo di ECF. Sicuramente gli adempimenti previsti dalla Direttiva saranno fondamentali per tutte le persone che si spostano in bicicletta e risiedono in condomini, ma anche per chi inizia ad avvicinarsi al mondo della mobilità green utilizzando la propria bici per gli spostamenti.
Quali sono ora i prossimi step? Entro il 2050 tutti gli Stati membri dovranno perseguire l’obiettivo della neutralità climatica e già dall’1 gennaio 2030 tutti i nuovi edifici dovranno garantire emissioni zero in loco.
Dall’entrata in vigore della direttiva tutti gli Stati membri
hanno due anni di tempo per recepirla e dovranno presentare un
piano di riduzione dei consumi, nel quale indicheranno come intendono raggiungere gli obiettivi fissati. Ogni Stato dovrà quindi adottare un piano nazionale di ristrutturazione, che preveda la riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici sia residenziali che non residenziali.